E' tutto quello che posso dare tra dissenterie e nuove cose, dalla Colombia con amore, in questo viaggio.

venerdì, febbraio 02, 2007

Oramai è quasi finita sta avventura, e sinceramente sto cominciando a sentire il bisogno di stare nel mio letto, dormire senza dover temer di perdere i documenti, stare attento che uno scarafaggio non mi mangi, poter andare da mia zia a tagliarmi i capelli, o starmene mezz'ora sotto la doccia senza dover giustificare a chi sta fuori che non mi stavo solamente rilassando e non masturbando.
Bogotá è una Metropoli, si sente totalmente la sua grandezza, le vie di Bogotá centro e settentrionale brulicano di gente in giacca e cravatta, e di notte, la zona rosa (una zona piena di bar disco) sembra un desfile di moda. Qua la differenza sociale si nota totalemente. Appuro che tristemente non esistono bar di ceto medio. Chi non ha soldi non esce (sopratutto non va nella zona rosa), e chi ne ha pochetti, cerca di assomigliare il piu possibile a chi ne ha. In QUALSIASI disco, se uno non è vestito bene o ha l'aria di sbronzo, non lo lasciano entrare. A un certo momento mi vien quasi da dire "viva le feste di bisiacaria". Non importa, ieri ho scoperto la GUAYA: in una bottglia di latte da 1 litro e 1/4 buttano dentro 1 dito di succo d'arancia, 1 di succo di limone, un po' di sciroppo di menta e per dare quel tocco di sapore, tutti gli alcolici che tiene la casa (ieri me ne han messi 8). In pratica 1 litro di merda alcolica. Risultato: oscar non riusciva nemmeno a parlare, io parlavo con un cane polizia, e memo (l'amico che ci ospita) era in crisi ormonale e sembrava un maniaco sessuale.
Alcol a parte, la cittá è carina, molto vivibile, pulita. Il museo di stato, gratuito ha abbastanza quadri di Botero ed altri artisti europei.
Domani giá monterò sull'aereo verso Madrid, se AirCometPlus non fallisce. Chissá se sta notte da tanto sbronzo che sarò, perderò i documenti o mi sequestrerá la guerriglia oppure un trans mi ucciderá dopo avermi violentato?